Siete proprietari di immobili locati ad esercizi commerciali morosi durante il lockdown? Niente sfratto, ma nemmeno convalida.
Così si è pronunciato il Tribunale di Venezia con ordinanza del 28 luglio.
Per fortuna però non siamo di fronte ad una neo-costituita immunità dagli sfratti (e non dal Covid-19, purtroppo) e chi pensa di fare il furbetto casca male. Anzitutto bisogna valutare caso per caso, perché solo per le attività realmente colpite dal Covid-19 i conduttori hanno la possibilità di evitare la convalida dello sfratto. Inoltre se l’immobile viene comunque utilizzato, che sia per attività accessorie a quella penalizzata dalla pandemia o anche in altro modo da ricavarne un profitto, è possibile al massimo ottenere una riduzione del canone rapportata alla reale contingenza patita. Resta il fatto che l’onere della prova è comunque a carico del proprietario, il quale spesso si troverà di fronte a vera e propria probatio diabolica.
Inoltre non dobbiamo dimenticarci della possibilità per i conduttori di cedere al proprietario del locale il credito d’imposta che può ammontare sino al 60% del canone di locazione (per le concrete modalità si legga il provvedimento dell’Agenzia delle Entrate n. 250739/2020). Conseguentemente il proprietario in caso di morosità del conduttore può non solo concordare la predetta cessione, ma anche, a rigor di logica, far falere l’eventuale diniego del conduttore per ottenere la convalida di sfratto, pur applicando una ragionevole riduzione del canone.
Per ora invariata invece pare la situazione sul fronte delle locazioni abitative, per le quali sino alla fine del 2020 gli sfratti possono essere sempre convalidati ma non eseguiti.
Nella giungla delle agevolazioni e delle indennità, tuttavia, restano comunque penalizzate quelle attività che si fondano sulle rendite immobiliari, le quali pertanto sono tra le pochissime che non possono gestire direttamente una correlata provvidenza, visto che sono soggette sempre al buon cuore dei conduttori o da una non ben definita attività probatoria di un loro comportamento improprio.